Archivio Storico

Relazione del fondatore Michele Barozzi, 1845 L’archivio storico dell’Istituto, oggetto di un attento lavoro di riordino e inventariazione, conta oggi più di millecento pezzi tra buste, registri e quaderni, i cui estremi cronologici sono compresi tra il 1840 e il 1980.

Ospitato nel palazzo di via Vivaio l’archivio vanta oggi di spazi appositamente adibiti alla conservazione e alla consultazione del prezioso materiale. Una sala studio arredata con scaffalature e ampie scrivanie accoglie studiosi e quanti vogliono effettuare ricerche sui documenti conservati.
Il primo nucleo dell’archivio risale al 1892 quando, in vista del trasloco della vecchia sede di Porta Nuova alla nuova di via Vivaio 7, venne deliberato il riordino dei materiali archivistici presenti ancora oggi. L’archivio storico risulta suddiviso in 5 sezioni secondo il vecchio impianto ottocentesco: Istituzione, Amministrazione, Benefattori, Assistenza ed Istruzione (ex Beneficenza), Registri particolari, al cui interno i fascicoli sono ordinati in numerose serie.

Grazie alla ricchezza di questo patrimonio cartaceo, è stato possibile fare luce sui diversi aspetti della storia dell’ente sorto nel 1840, dall’operato dei suoi presidenti e direttori ai legami con altri istituti europei, dalle manifestazioni e attività didattiche alle vicende inerenti il ricco patrimonio immobiliare.

Tra le sezioni documentarie più significative vi è certamente quella dei Benefattori che custodisce le carte dei lasciti destinati all’Istituto dagli esponenti della società borghese e nobiliare lombarda a cavallo tra Ottocento e Novecento.

L’archivio storico costituisce così una preziosa fonte non solo per ricostruire le antiche vicende dell’ente, ma anche per documentare la storia dell’assistenza, dell’istruzione e della didattica, della società e della beneficenza lombarda, nonché della storia dell’arte in particolare per la pratica del ritratto gratulatorio.

Enrica Panzeri

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